“Il giusto compromesso tra moda e costume”, così autodefiniscono il loro lavoro i designer napoletani Enzo Pizozzi & Irene De Caprio, che con lo pseudonimo 0770 (..luglio 1970) siglano già da qualche anno una linea di abiti e accessori donna di profilo decisamente trasversale.
Fortemente ispirati al teatro, la letteratura e la pittura contemporanee, i due giovani stilisti vivono ed interpretano il tessuto socio-culturale dei giovani di quest’era, con un occhio alla tradizione sartoriale napoletana nella famiglia di Enzo Pirozzi e un altro alle derive dei movimenti artistici negli ultimi decenni, care alla formazione fotografica e artistica di Irene de Caprio.
Per il nostro appuntamento “4 domande & 1 selfie” li abbiamo incontrati in procinto della loro partenza (..nientemenochè) per MonteCarlo alla collettiva “Fashion Art” / 4° edizione, in programma alla galleria Carrè Dorè Monaco dal 1° Agosto.
1 – Sin dalla prima occhiata i vostri “pezzi” fanno assai sartorial-cenceptual e sembrano vagamente ispirati alla scuola belga di Anversa: Ann Demeulemeester, Martin Margiela, Raf Simons, Dries van Noten, Kris Van Assche, Veronique Branquinho.. Come la vostra formazione di scuola napoletana e romana vi ha portato a un’estetica così diagonale e poco convenzionale?
Siamo un pò folli, da sempre ammiriamo il non convenzionale, il nuovo, il “ guarda la che strano”, il “bello, ma come si indossa”, il Rock. Studiando prima a Napoli e poi a Roma abbiamo imparato il made in Italy ed abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone provenienti da tutto il mondo e ci siamo lasciati contaminare. Oggi è tutto automatico, non facciamo altro che creare con le mani italiane e la fantasia nordeuropea.
2 – Una famiglia di sarti, quella di Enzo, e una di eclettici e creativi, quella di Irene: ma allora il dna disegna davvero le nostre storie? ..Buon sangue non mente?
Certamente. Non sarebbe stato possibile altrimenti. I nostri genitori hanno dato il via alla nostra curiosità ed alla nostra creatività, sfociate poi in passione per ciò che è bello e che si distingue. Una frase che diciamo in famiglia per identificarci è : “siamo degli sfrattati mentali”
3 – “Arte & mise”: un laboratorio di stle e manifattura in centro qualche anno fa. Quanto credete che la vostra moda sia allineata nei modi e nei tempi col trend dei napoletani più avantgarde?
E’ difficile da dire, a Napoli di sicuro c’è una piccola percentuale di persone che segue gusti meno scontati più avveniristici, noi pian piano ci stiamo facendo conoscere. All’inizio è stato sicuramente difficile ma oggi grazie alla nostra perseveranza anche qui c’è chi ha il coraggio e indossa con orgoglio un pezzo 0770.
4 – Chi di voi due è quello goloso anti-diete e chi quello bio-fitness e nutizionista? ..Il menù di una vostra domenica “tipo”! 🙂
Purtroppo o fortunatamente nessuno dei due ama le diete o cibi poco saporiti. Per quanta riguarda la cucina rinneghiamo assolutamente ciò detto in precedenza: siamo completamente tradizionalisti, adoriamo la cucina partenopea e non ne potremmo fare a meno. Un bel menù domenicale è quello che ci ricorda le domeniche da bimbi passate con i parenti, oggi cucinato ovviamente da Enzo:
‘o rraù con ziti rigorosamente spezzati a mano, una bella braciola del raù, parmigiana di melanzane, qualche panzarotto che non può mancare, friarielli e qualche melenzana a fungitielli!!! giusto per gradire.. Il tutto annaffiato da un buon Falerno del Massico Primitivo.
..In-bocca-al-lupissimo per il vostro esordio internazionale nel Principato di Monaco e.. bacioni a Flavia, Thierry & la piccola Blanca Delphina!
di Salvio Parisi e Gianmarco Chianese
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