E’ arrivata la fashion week e come sempre Milano si dipinge di rosa, di allure e di international: modelle, fotografi, mua e hair stylist, vestieristi, file di buyers, giornalisti e gli immancabili blogger iperpresenzialisti. In strutture post-industriali, location futuristiche, vecchi cantieri è di scena la moda che verrà.
Dal 25 febbraio al 2 marzo i runaway donna FW 2015-2016.
E per il prossimo inverno nulla è così prevedibile, tutto sorprende, rivela e ammalia: ci si copre, ci si protegge dal freddo, ma il must è apparire. Qui le maison italiane dettano legge, quella delle passerelle, delle condivisioni, dei network, dei passaparola, dei rumors sulla prossima stagione bianca.
E mentre i centralini meneghini si scaldano per l’organizzazione dei front-row, noi possiamo già mettere le mani in pasta per assaporare prossime cromie, grafismi e volumi.
Sono le ricette del buon umore. Le stelle della #walkoffame milanese ci fanno conoscere in anticipo, sognare, sorridere e ci rammentano che la moda è elisir di positività e ottimismo, perché il Made in Italy qui si guarda, si tocca, si pregusta!
L’aforisma che insegnano i migliori designer secondo il quale black-is-black è verita, ma credo che le gonne a ruota in struzzo colorato di Prada metterebbero di buon umore anche i più victim filo-parigini legati a consuetudini formali, che a noi figli dei live streaming di Prada, Gucci, Alberta Ferretti, Alessandro dell’Acqua o Francesco Scognamiglio, proprio non vanno a genio.
E allora standing ovation per il jersey in neoprene-look ultra luxury e ricami effetto broccato, gym-boots e borse con un’anima colorata sulla passerella di Prada; o i capispalla di Stella Jean freschi ..come ‘na rosa, forse perchè ricamati e decorati con motivi floreali hand-made; o ancora col candore di un insolito bianco ottico spudoratamente solare di Fendi, che con mega-maxi-abiti piumino ci suggerisce che nella moda si osa conservando sempre buon tono; ed è il buon gusto metropolitano di Alessandro dell’Acqua che con N°21 sa che un k-way in cachemire parla la stessa lingua di una semplice maglia di mohair basic.
Allora via a calze e calzini, indossiamo stivali active o luxury ultra flat, alziamo gli orli e prepariamoci al prossimo freddo!
🙂
di Gianmarco Chianese
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