«Pret à Gourmet» lo spazio F&F di parallelo moda gastronomia, curato da Novella Fumo: umori e sensazioni che animano il nostro gusto nel vestire e nel mangiare.

Le collezioni di stagione incontrano gli ingredienti e le pietanze di stagione e non solo: fil rouge tra capisaldi della moda e quelli della cucina e l’enogastronomia eccellenti!

Fashion & food, due mondi in apparenza distanti e invece così vicini: due facce della stessa medaglia, il nostro quotidiano.

“Cosa mi mangio?” & “cosa mi metto?”: stavolta il confronto è definitivo!

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..La prima volta che mi hanno dato della «signora» avevo 29 anni: guardai con acredine quel pidocchietto dal cuoio capelluto grasso come se m’avesse dato della «troia»!

Ma non bastò: infierì chiedendomi se volessi sedermi.

Da quel giorno nulla è più stato come prima: ho passato la vita ad aspettare i 40 anni con lo stesso entusiasmo con cui i medievali aspettarono l’anno Mille, come se fosse la fine del mondo.

Ma “la fine del mondo” è la stessa espressione che uso per definire qualcosa di strabiliante, entusiasmante e ..in parte è stato così.

Ben lungi dall’essere la reincarnazione della Ripa di Meana (..anche perché non è ancora passata a miglior vita!), non guardo esattamente a “I miei primi 40 anni” come a un’esperienza da ripetere!

Malanni a parte, tutto sembra ammantarsi di una strana tenerezza, di un’indulgenza nuova o forse ..è solo un principio di presbiopia.

Quello che trovo eccitante (a parte il fatto che le categorie più ricercate su PorHub siano milf e cougar) è che stiamo invadendo il mondo, almeno quello occidentale: forse un tempo il futuro era donna, oggi è ..matura.

Insomma, non è la maggiore età ad affrancarti da tutta una serie di rotture di palle ma è la vecchiaia.

Alla luce di queste considerazioni non potevo esimermi dal partecipare alla più grande ed emozionante celebrazione della vecchiaia che si sia vista negli ultimi anni: il concerto dei mitici Rolling Stones a Lucca poche settimane fa!

Se avessero avuto 30 anni di meno, saremmo stati lì a giudicare le loro estensioni vocali e gli assoli di chitarra, ma dal momento che ne hanno circa 80 a testa a tutti è sembrato già un miracolo che fossero in piedi senza deambulatore.

Guai a dire che erano vestiti da nonni al circo: quello è “style”!…

A tutti coloro che hanno assistito alla performance non interessava appurare quanto fossero ancora sorprendenti, fighi, pazzi o drogati: tutti volevano testimoniare e omaggiare la storia, dimostrare che ci-son-cose-che-non-passano, anche se sono vecchie!

Non solo per la moda e le passerelle ma anche nella realtà, gli anni 70 non sono mai veramente finiti: fanno solo dei giri (immensi) e poi ritornano.

Anzi perché qualcosa ritorni è necessario che se ne vada, ma come in questo autunno-inverno 2018 da Gucci a Prada, Mark Jacobs e Dolce&Gabbana: i pantaloni a zampa e le zeppe altissime,

i blazer importanti e i jeans a vita alta non se ne vanno mai, restano nei nostri armadi perché ..tanto prima o poi li rimettiamo! 🙂

Preferisco pensare che i miei amati indumenti stagionano come una pregiata forma di Parmigiano Reggiano Malandrone 1477, un marchio noto nel mondo della ristorazione perché l’azienda riesce a stagionare il suo Parmigiano fino a 120 mesi, mantenendo dolcezza ed equilibrio, aromi e profumi;

oppure che invecchiano senza colpo ferire come un La Tache Gran Cru de la domaine Romanèe Conti, un vino dalla freschezza impareggiabile, complessità spiccata e grande struttura, anche se le viti hanno un’ età media di 47 anni (e a partire dai 25 una vite può dirsi vecchia);

..e chi non ha amato e ama il Rosso Antico? Il più famoso aperitivo nato nel ’62 (nell’antica fabbrica di liquori Buton) dall’inconfondibile color rubino vivo, sapore dolce-amaro e retrogusto agrumi e vaniglia.

..Dunque vintage, dunque Seventy: sono una signora anni ’70!

di Novella Fumo