Abbiamo incontrato il re del cachemere in occasione del suo passaggio nella nostra città per l’AI ‘15-‘16 e Alessandra Libonati l’ha ospitato nella nostra rubrica di brevi interviste 4 domande & 1 selfie.
> > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > > >
Brunello Cucinelli, benvenuto a Napoli, bentornato in Via dei Mille!
Grazie per aver accettato di rispondere a quattro domande quattro per il nostro giovane web-magazine tutto partenopeo! 🙂
Disarmante la sua semplicità ed affascinante il modo in cui lei descrive concetti apparentemente consueti, ma carichi di vissuto e basati su valori umani veri e mai scontati: eccoci al dunque.
1 – Qualità, natura lusso e unicità, sono capisaldi della sua filosofia di vita e di lavoro. Come la creatività e lo stile si condensano in uno dei suoi pullover di cachemere?
Crediamo in un prodotto artigianale e di altissima qualità e che dimostri contemporaneamente un buon livello di creatività. Abbiamo cominciato più di 30 anni fa nel borgo di Solomeo con 5 maglie di cashmere e da lì siamo partiti per realizzare un total look – uomo e donna – esclusivo e prezioso che oggi è conosciuto in tutto il mondo.
2 – Lei ha rimaneggiato il lusso, ne alleggerisce orpelli e ridondanze e lo arricchisce di moderno minimalismo italiano: less is more, per dirla con Mies van der Rohe?
Il nostro stile può essere definito un casual chic di lusso e siamo stati tra i primi a esportarlo all’estero. Abbiamo sempre creduto nel Made in Italy interamente fatto in Italia e nella creazione di in un prodotto che coniughi tessuti o fibre altamente specializzati con il gusto che ci contraddistingue nel nostro amato paese e nel resto del mondo.
3 – Una vera e propria scuola di arti e mestieri a Solomeo, il borgo alle porte di Assisi: dal suo quartier generale lei sostiene e promuove networking inter-culturali soprattutto verso l’Oriente. Quanto conta nel Made in Italy questo tipo di contaminazione?
Da sempre abbiamo scelto di investire sulla dignità dei mestieri artigiani e dell’essere umano; un mondo intero ammira l’Italia per i nostri manufatti ed è nostro dovere tramandare questi valori anche alle nuove generazioni. La scuola dei mestieri ospita ragazzi italiani e stranieri che hanno la passione e la volontà di imparare il “saper fare” dai nostri sapienti maestri artigiani.
4 – Assisi & Napoli: ci dica un must della cucina umbra e un suo piatto preferito di quella nostra partenopea.
Mi piacciono i piatti tradizionali e semplici, i sapori tipici della mia terra umbra. Della cucina partenopea apprezzo molto la tipica caprese!
..Grazie mille e a presto ancora qui a Napoli!
di Alessandra Libonati & Salvio Parisi
Leave a Reply