Riecco “APPUNTI DI MODA dalla SUN” ovvero dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” (alias Seconda Università degli Studi di Napoli).
di Nancy Gargiulo.
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Georgina Rodriguez, Camila Coelho, Elena Perminova, ma anche Emma Marrone e Cara Delavigne (che aveva detto addio alla moda nel 2015): all’ultima fashion week parigina gli eccessi couture, le sperimentazioni futuribili, l’off trend e gli echi Eighties che Oliver Rousteing ha somministrato sulla passerella di Balmain per la PE ’19.
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Spalline appuntite, giacche e skirt XL, cinture alte e abiti luccicanti, tonalità argento e bianche fuse al pastello, nudity e trasparenze anche col new denim: prevale su tutto il silver, il vetro e il metal che abbagliano il front-row. E’ «Titanica»!
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Il giovane Oliver, direttore artistico della storica maison francese (nominato a soli 25 anni nel 2011), è riuscito a combinare potentemente lo spirito Balmain col suo ego iper estetico e sognatore: dalla ricchezza degli archivi alle tradizionali e ricercate tecniche di alta moda dell’atelier, la nuova Balmain Army, l’esercito di giovani appartenenti alla sua generazione, affiancato dal partenopeo Diego Dolcini, blasonato shoes-creator.
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«Titanismo visionario, dinamicità degli Eigthies intrisa di futuro»: le modelle sono lottatrici, arcieri e dee della guerra, corpetti rigidi come armature, body d’acciaio, abiti strutturati e geometrici.
Musica, ritmo e collezione prendono vita e divengono inscindibili: «moda e musica sono inseparabili – sottolinea Rousteing – la mia generazione è cresciuta a ritmo di musica: impossibile immaginare l’una senza l’altra!».
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Insomma absolut Balmain band: che sia tornato il tempo degli stilisti (e sia finito quello dei direttori creativi)?
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di Nancy Gargiulo
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