Che il più dei vacanzieri napoletani scelga ogni anno le destinazioni più suadenti ed esclusive o i luoghi più battuti e à la page è cosa nota.
Ci sono dei posti, come Mykonos, che a un’ora di volo paiono davvero dietro l’angolo per la cordialità e l’aria gioviale che si respira e fanno subito casa.
Sulle spiagge più in voga e per i vicoli del centro (la Chora) si sente parlare tanto in italiano, ma l’inglese con accento partenopeo è una simpatica cartina al tornasole che racconta l’amore dei napoletani per l’isola del vento e dei mulini.
Passeggiando per il dedalo di stradine bianche, affollate di giovani e visitatori da ogni dove, si scivola tra negozietti e botteghe di souvenir, curiosità, baretti e risto-club, vintage, arte, preziosi e artigianato, fino alla parallela al porto con l’area più ricercata, silenziosa e up-to-date.
MSpace è una piccola “boutique italiana” (come scritto fuori) di moda donna, dove MariaRosaria e Massimiliano Messere, napoletani doc, dall’estate scorsa hanno deciso di trasferire per quasi sei mesi l’anno il loro core business, proponendo varie aziende campane (ma non solo), come Love & Love, le deliziose sciarpe dual-look di Massimo Sesio, le borse e i bijoux di Nalì o le t-shirt Hashtag; e in più la loro linea It’s M di tees profilo alto con messaggi e citazioni d’autore su Mykonos.
A due passi da lì si finisce con lo sguardo nelle vetrine di Kopajos, tutto giallo, blu e bianco: uno dei due store di Bruno De Felice, anche lui figlio creativo del Vesuvio e innamorato della perla delle Cicladi. Per continuare il miglior Made in Naples, qui gli occhiali più radical chic, orologi, profumi e una pelletteria dal design austero e minimale, soprattutto gli zaini IF personalizzabili della giovane Isabella (figlia di Bruno).
Immancabilmente anche a tavola qui si può incontrare la tradizione partenopea e salendo un pò verso la panoramica in direzione aeroporto s’incrocia l’insegna de La Rosticceria, sottotitolo “gastronomia italiana”.
È qui che Massimo Contino, vomerese da ben trent’anni a Mykonos, ha voluto iniziare la sua avventura culinaria: dal 1988 con Anna, amica del cuore, e dal 2002 con lo chef Roberto Vardalega e il pizzaiolo Tommaso Scotto (..di Bacoli) ha diffuso dal suo ristorantino la migliore cucina napoletana con accento greco.
Solo qui la pennetta pomodorini & feta, una squisita rivisitazione dello scarpariello campano, e la margherita alla greca, con olive nere dell’isola, pomodori greci e dadini di feta su letto di fiordilatte e basilico: il tutto annaffiato ora col campano Greco (manco a dirlo) di Tufo e ora con l’ellenico Ktima Gerov Assiliou, un ottimo bianco locale.
..Venire in vacanza a provare per credere!
di Salvio Parisi
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