«Ciao Nino, bentrovato! ..Vorrei assaggiare quello che mangi tu!»
«Allora ti porto nel miglior tre stelle che conosco: da mia madre!»
Così siamo entrati a casa di Nino di Costanzo: Danì Maison.
La Bella Mbriana saluta e abbraccia chiunque attraversa il giardino mediterraneo.
E già dall’accoglienza cordiale e solare si gode l’aria di famiglia e di storia ischitana che Nino racconta da due anni nella vecchia dimora di famiglia a Barano.
E’ qui che ha deciso di ricreare con garbo ed elegante senso dell’ars vivendi un eremo di sapori nostrani alto profilo, di know-how tecnico e innovativo e di viaggio nell’arte del maestro Antonio Nocera, che ha adornato ogni spazio di Danì.
Un’opera tout court per tutti i cinque sensi che gli val bene le due stelle tributate da Michelin.
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Nino si muove con flemma indefessa tra la cucina e la sala: cesella meticolosamente ogni pietanza ed è l’alchimista della perfetta esecuzione. Indiscutibile outsider dei fornelli e schivo ai riflettori, è letteralmente innamorato del suo mestiere e legato ai suoi collaboratori: creatività e tecnica difficilmente eguagliabili.
Quando assaggi un suo piatto, hai l’impressione di non aver mai mangiato niente del genere!
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Coccolati in una degustazione a sorpresa “Ci pensa lo chef”, ci ha guidati con ogni cura e attenzione dalle ricercate mise en place (tutte custom tailored), al servizio in sala e la sommellerie vini e acque, la brigata dalla cucina a vista e persino i commensali sempre appassionati, fini cultori e amici, come il professor Luigi Moio di Quintodecimo, che abbiamo incontrato a pranzo con famiglia.
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Amuse-bouche, chips, crackers e grissini..
Passeggiata napoletana: una rosa di mini-finger succulenti, come una carotina alla zucca, una papaccella ripiena, un’isalatina di tonno, una caprese e una parmigiana sui generis.
«Gran Cru…do» su vetri di Murano: palamita in caesar salad.. gamberi bianchi, brunoise di verdure e zenzero.. gamberi rossi, mandarino, cremoso di bufala e fresella.. sfere di mazzancolle alla puttanesca.. scampi, mela verde, lime e yogurt.. seppie, arancia e ravanelli.
Coniglio carote e castagne
Risotto di Bufala al profumo di lime, scampi scottati e polvere di capperi
Linguine “Gerardo di Nola”, aglio, olio, pinoli e ricci.
Paste e Patate: 24 tipi di pasta cotti individualmente con patate gialle, bianche, viola, provola affumicata, profumo di gamberi e scampi…
Branzino: cavolfiori, alici e verdure.
Pre-dessert: un finto pomodoro ripeno di passion fruit
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Il Circo: omaggio alla genialià dello chef patissier sorrentino Antonino Maresca.
Ticket d’ingresso per il Peter Pan in ognuno di noi..
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«Si prega di tenere da parte telefonini e sigarette» si legge in apertura sul menù.
E la raccomandazione vale tutto il godimento delle portate e dei racconti di Nino, cuciniere coi fiocchi, eccellente padrone di casa, amico affettuosissimo!
di Salvio Parisi
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