La ricerca di armonia tra i sensi e di equilibrio nella percezione per occhi e palato pare sia uno dei più ambìti goal degli odierni esperti in architettura, life style e design d’interni ma non di meno di gastronomi, sommelier e chef di ogni rango o estrazione.
All’«Itticheria» di Pozzuoli, un neo-ristò solo pesce a miglio zero (pensato da Fulvio Giugliano e realizzato da Simone Natali), prima di dare un’occhiata al menù ciò che capta inequivocabilmente l’attenzione dell’avventore è sicuramente l’aspetto fresco, essenziale e inedito dell’allestimento, l’arredamento e i decori: luci, colori e materiali a tono caldo accompagnano il convivio con un’aura di rilassante e familiare.

Non sorprende, dunque, “leggere” le pietanze di chef Domenico Tromiro in abbinamento con gli spunti e i suggerimenti disegnati da Mario Ioimo in giro per le tre sale su rivestimenti, logotipie, piatti e decori nelle ceramiche della premiata vietrese Solimene:

crudi di salmone, ostriche e crostacei, risotto al pistacchio di Bronte e gambero di Mazara, polpo alla brace con tarallo sbriciolato e scaglie di grana e persino un delicato dessert al baccalà e peperoncino si alternano e danzano tra le onde del mare disegnate sui piatti a parete, le alici, i gamberetti e le aragoste su mattonelle e vestigio all’ingresso, ami da pesca, occhi di pesce o spicchi di luna che fanno capolino dalle applique e le insegne illuminate.

Design & Food: connubio perfetto!

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di Salvio Parisi