Ecco “LIVE COOKING”, la nostra nuova rubrica, redatta da Claudia Pedicchio, che di buona cucina vuol saperne sempre di più! Per questo ha deciso di organizzare e curare periodicamente una serie di interviste cordiali, informali e condotte col brio di un’emiliana adottata da Napoli! Amici più e meno noti, professionisti napoletani o campani, creativi, curiosi ma soprattutto appassionati di tavola e fornelli.
Al via oggi, quindi, “LIVE COOKING: Claudia & ..Massimo Andrei”!
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Autore e attore di singolare acume e ironia, Massimo Andrei è napoletano doc e ama la sua città, la casa, la famiglia pur vivendo la sua storia professionale anche a Roma.
Regista tra gli altri di un capolavoro, “Mater Natura”, che tutti ricordiamo e riguardiamo con ineguagliata soddisfazione e passione sempreverde, Massimo tiene quotidianamente compagnia ai napoletani che viaggiano in metro e funicolare coi saggi Snack di Valori di Cogito ergo Sud che da anni somministra dagli schermi dell’azienda di trasporti napoletana.
“Un Pop Antico” è uno dei suoi ultimi lavori teatrali: tragicomico monologo di Arturò, chef di cucina molecolare partenopeo-parigino.
Massimo-Arturò ci ha invitati a San Martino nella sua rigorosa e attrezzatissima cucina, dove forte della sua smodata passione per la tradizione culinaria meridionale ha preparato tra un racconto e una gag dello spezzatino di vitello ai piselli e orecchiette strascinate baresi.
Massimo è stato una scoperta ancor prima di conoscerlo, un personaggio complesso, un artista allo stato più puro del termine, le sue origini napoletane emergono in ogni sua parola, espressione facciale e verbale, un uomo altissimo e simpaticissimo: come in tutti i grandi comici traspare una vena malinconica, sempre, anche nella sua cucina, quando mi racconta i consigli che gli dava suo papà su come bollire le verdure o quale pezzo di carne utilizzare per la genovese.
Un tavolo ricoperto da cape di broccoli baresi: “stamattina il mio fruttivendolo me ne ha venduti un paio e il resto me li ha regalati che domani resta chiuso: io ai doni, soprattutto commestibili, non dico mai di no!”
Massimo è un vero chef: ordinato e rigoroso, metodo impeccabile e i movimenti precisi di chi ama e sa cucinare; così fra un aglio scamiciato e un’acciuga spinata comincia a raccontarmi di lui, delle sue prime esperienze e il suo lavoro, intervallando con spiegazioni step-by-step dei vari passaggi culinari: ora i ricordi inediti con Mario Scarpetta, ora gli episodi con Sasà, assistente domestico di rara e verace ironia, ora un ricordo e un saluto a un amico in comune, Valerio Foglia Manzillo, che whatsappiamo con un selfie in Brasile!
Sbollenta i broccoli, li mette in padella con aglio e olio, poi aggiunge un paio di acciughe: copre e poi passa a sbucciare e tagliare una cipolla ramata di Montoro, che aggiunta all’olio servirà per il soffritto dello spezzatino. Tutto procede alla grande: dopo pochi minuti aggiunge il vitello al soffritto, lo fa imbiondire e lo sfuma con del vino bianco; dopo circa 20 minuti aggiunge i piselli e copre il tutto. Nel frattempo l’acqua per le orecchiette bolle. Ci siamo tutti: è arrivato anche Ciro, compagno di Massimo e persona adorabile. Et voilà: Arturò impiatta una fumante orecchietta alla barese e a seguire ci serve uno spezzatino alla napoletana, succulento e tenerissimo!
Arance e mandarini freschi di giardino concludono il nostro allegro e lungo pranzo.
Sono le tre: sazi e rinfrancati ci congediamo a malincuore da casa Andrei, ma ..solo dopo che il cuoco ha insistito per “una machinettella ‘e cafè stretta stretta”!
Grazie, Massimo! Complimenti, chef!
E ..a rivederci prestissimo in teatro.
testo di Claudia Pedicchio
foto di Salvio Parisi
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