Pasticcieri MENNELLA: la “ratatouille” di Vincenzo, Giuseppe e Roberto

By martedì, Marzo 24, 2015 0 Permalink

Austero e burbero, Anton Ego entra da “Gusteau”, si siede con sguardo basso, ordina categorico, attende in silenzio, ma non appena la ratatouille tocca il suo palato, gli occhi gli s’illuminano e poi si chiudono. La memoria torna improvvisamente ai sapori da bambino: la scioglievolezza e il profumo di quell’assaggio rievocano emozioni fanciullesche quasi primordiali, sorriso, tenerezza, gusti puliti e genuini di un tempo. Immagini di famiglia, di natura e gioia di gustare; saliva, ormoni e sapori: il burro, le uova, la frutta fresca, la crema di latte, legna dal forno, l’odore di biscotti e di pasticceria.

Passione: ecco cosa in una parola raccontano certe esperienze del palato!

Qualche giorno fa Irene Bernabò mi ha fatto incontrare Vincenzo e Roberto Mennella nella loro nuova bottega di dolci in via Carducci a Napoli e li ho sentiti raccontare il loro lavoro. Mi pareva di conoscere da tempo questi “vicini di casa” affabili e rassicuranti: qui la storia di famiglia, qui l’orgoglio di Torre del Greco, qui gli ingredienti semplici e di giornata delle loro leccornie. L’amarena asprigna sulle zeppole, il burro negli impasti, la lievitazione lenta, il cioccolato, il forno, le fragoline, la crema leggerissima..

Lasciarci assaggiare la ciambella, la pastiera, lo zeppolone, la colomba e il mitico biscotto all’amarena è stata una vera esperienza dei sensi: per gli occhi, il profumo, i sapori suadenti e ..obbligatorio leccarsi le dita!

“Vieni di fronte, voglio farti gustare anche il nostro gelato: è semplice e speciale!”, mi fa il giovane Roberto.

E quella è stata apoteosi: le creme di nocciola di Giffoni, di mandorla tostata e cannella, di pistacchio squisitamente sapido e la panna fresca così corposa e consistente..

Ma assaggiare da ultimo il sorbetto alla mela annurca mi ha mandato davvero in visibilio: mi è venuta in mente la grattugia in vetro della nonna da cui si spargeva per la cucina il profumo inebriante della polpa di questo pomo così tradizionalmente nostrano.

Avevo manco dieci anni, ricordo. E la mattinata da Mennella mi ha fatto meravigliosamente tornare a quelle sensazioni amorevoli da adolescente, come nel più dolce film di Walt Disney, “Ratatouille”!

 

di Salvio Parisi

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