Tavoli wengè e ferro spazzolato, un corner di musica acustica, qualche lampada di gusto retrò, vecchi cesti in vimini per la frutta secca e una macchina da scrivere così vintage: un colpo d’occhio sulla cantina con un’esposizione di spiriti ben selezionati e naturalmente una luminosa cucina a vista. Non siamo in un bistrò de viande a Parigi o una steak house americana: basta un salto al Vomero, la collina napoletana per antonomasia, e già dal Corso Europa si scorge Meatin, un risto-living grazioso e accogliente dove i cordiali gestori «non cuociono ma cucinano la carne» (come loro stessi sottolineano). Cuoco & Carbone, dice il pay off dell’insegna: e come suggeriscono i variegati barbecue, alloggiati qua e là nel locale, lì si degustano ricercate coniugazioni di carne e non solo in un menù, pensato e messo a punto col sorrentino Peppe Guida, una stella Michelin, e proposto anche per questo ottobre secondo territorio e stagionalità con una selezione superiore di carni a Km 100 (da Avellino), affinate da un macellaio d’eccezione, Mario Carrabs.
In un welcome lunch ci siamo beati in varie portate autunnali: salumi & formaggi dall’Irpinia, julienne di trippa arrostita con lupini, olive e papaccelle napoletane, fagioli (Dente di Morto d’Acerra) & scarola con salsiccia piccante, stinco di maiale alla genovese, tortino di mela annurca profumato alla cannella in streusel con crema inglese, gelato, nocciole e caramello.
di Salvio Parisi
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