Bosso, superiormente abile

By domenica, Luglio 3, 2016 0 No tags Permalink

Corpo, mente, mani, neuroni, occhi, cuore, respiro, sangue, parole.. sono luci di una notte, tutte rinchiuse nelle «stanze» dell’anima di Ezio Bosso, come lui stesso le definisce.

La musica è solo un’estensione della sua stanza per eccellenza, la poesia.

Suo fratello, il fedele piano a coda, traduce da sempre i suoi viaggi in note che battono lente, forti e indissolubili, come se si incidessero eternamente nell’aria che sta attorno.

Ascoltarlo raccontare il suo cammino non è solo una saggia lezione di pathos ma sortisce un effetto quasi mistico tra esplorazione di luoghi fisici della memoria o della storia e un irrefrenabile desiderio di sorridere. Sì, sorridere, che è il preciso scopo ed effetto della sua stanza.

L’altra sera al Macellum di Pozzuoli il tempo s’è fermato per due ore e i commensali hanno assaporato il volo, il silenzio, i rintocchi e la passione (in)seguendo Bach, Chopin e ..un uccello: “Following a bird”.

 

Salvio Parisi

 

Grazie Paolo Lubrano, MariaRosaria De Luca, Alessandro Cecchi Paone e Enzo Figliolia.

Premio Civitas 2016

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