L’«Attesa» di Mimmo Jodice illumina il Madre

«Attesa.1960-2016» 24 Giugno – 24 Ottobre 2016 

è la più importante e completa retrospettiva sull’opera di Mimmo Jodice, uno dei massimi interpreti di epoche, linguaggi, antropologia, etnie culturali e anatomie territoriali del Sud e di Napoli.

Un barometro del tempo interiore che ha attraversato con paziente e meticolosa dedizione alla materia le decadi dagli anni ’60 ad oggi, che il maestro restituisce alla città in un percorso di oltre 100 immagini, ristampate e ricatalogate in foto e video al Museo Madre di Napoli tra il terzo e il piano terra dal direttore Andrea Viliani con l’ausilio della moglie Angela e la figlia Barbara.
Cronache di vicoli, mani, occhi, folle, bambini, processioni, cortei, carceri e manicomi, metafisiche architettoniche, urbane, archeologiche e naturalistiche: un caleidoscopio di bianco e nero finemente analogico redatto tra storia, teatro, politica, arte e quotidiano napoletano senza soluzione spazio-tempo.
«Le mie emozioni sono fatte di attese: devono affiorare lentamente e coinvolgere lentamente. L’attesa è un sentimento che sta dentro ciascuno di noi, ma non viene quasi mai rappresentato nell’arte. Io ho cercato i vuoti nello spazio urbano, per esempio un teatro vuoto, una finestra chiusa, una persona ritratta di spalle e non sai che faccia abbia, un molo dove potrebbe attraccare qualche nave. C’è sempre qualcosa di incompiuto in questi scatti».
La contemporaneità di Jodice resta nella precisa messa a fuoco di sangue e anima negli uomini e i luoghi, monumenti e paesaggi in uno scatto che supera il passare del tempo.

Al vernissage d’inaugurazione circa 2.000 presenti con moltissimi collezionisti, galleristi e artisti da ogni dove e un parterre davvero notabile: il console generale USA Colombia Barrosse, il sottosegretario ai Beni Culturali Antimo Cesaro, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il consigliere delegato per la Cultura della Regione Campania Sebastiano Maffettone, l’assessore alle Attività Produttive Amedeo Lepore, il sindaco Luigi De Magistris l’assessore comunale alla Cultura Nino Daniele, Antonio Bassolino con Annamaria Carloni, Mirella Barracco, Carmen e Elio De Rosa del Museo Diocesano, Gianpaolo Leonetti di Santojanni del Museo Civico Gaetano Filangieri, con Maria Piera e Maria Grazia Leonetti, Mariella Utili (Polo Museale della Campania), Pier Francesco Talamo (Museo archeologico dei Campi Flegrei), Massimo Osanna (sovrintendente Pompei), Paolo Giulierini (MANN), Syilvaine Bellenger (Capodimonte), Carolyn Christov-Bakargiev (Fondazione Torino Musei) Angela Tecce e Lucio Turchetta, la presidente di Scabec Patrizia Boldoni con Corrado Ferlaino, la direttrice Francesca Maciocia, i dirigenti regionali Rosanna Romano e Nicola Oddati con Pina De Luca, il direttore dell’Accademia di Belle Arti Giuseppe Gaeta, i curatori Ferdinando Creta e Eugenio Viola, le curatrici Maria Savarese e Adriana Rispoli. Presenti ancora Achille Bonito Oliva, Paola Marino, Ida Panicelli di Artforum, Eduardo Bonaspetti di Mousse, Umberto Allemandi del Giornale dell’Arte, Arianna Rosica di Flash Art.

di Salvio Parisi

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